La Calabria riparte da Gioacchino da Fiore
La Calabria ha tesori di bellezza e di bontà che per troppo tempo sono rimasti quasi esclusivamente legati a delle realtà locali, mentre sarebbero meritevoli, per qualità e per vocazione storica, di una diffusione molto più ampia.

Rosaria Succurro, Sindaco di S.G.F e Presidente della Provincia di Cosenza
Eppure, qualcosa di significativo sembra si stia muovendo. Un caso esemplare è il fermento che in questi ultimi tempi sta caratterizzando la cittadina di San Giovanni in Fiore, nella Sila, cuore montuoso e pulsante della Calabria. Da qui, nel Medioevo, è partito l’influsso profetico e visionario dell’abate Gioacchino da Fiore,che con il suo Liber Figurarum ha ispirato l’iconografia dell’arte e della poesia in tutta l’Europa cristiana. Da qui, in un passato non troppo lontano, sono partiti tanti, troppi emigranti, alla ricerca di un futuro migliore per le loro famiglie, in Francia, in Belgio, in Germania, negli Stati Uniti.
Oggi, una giovane generazione, entusiasta e attiva, sta dimostrando di voler mettere a frutto quanto di meglio proviene da questo passato, coniugando la consapevolezza di quanto grande sia il proprio patrimonio locale con l’apertura internazionale e la condivisione con l’Europa e il mondo dei propri valori.

Antonio Veltri
Abbiamo avuto modo di seguire da vicino il percorso di uno dei protagonisti di questo rinnovamento sangiovannese. Si chiama Antonio Veltri. È nato a Detroit, è rientato a San Giovanni in Fiore quando aveva due anni. Da allora non si è più fermato. Aveva circa vent’anni quando è partito verso il Nord Europa, fino ai Paesi Bassi, per arricchire le sue conoscenze sulla floricultura, le tecnologie agricole, l’imprenditoria agroalimentare, sempre alla ricerca di nuove soluzioni, sempre portando i risultati delle sue conoscenze verso la sua città di origine, San Giovanni, non sempre capito da tutti, ma sempre tenacemente convinto di poter valorizzare la biodiversità del suo territorio, la sapienza delle sue tradizioni, la sua visione coraggiosa e sana di un’agricoltura di eccellenza. Oggi Antonio fa parte dello staff di una sindaca, giovane e donna, Rosaria Succurro, che con energia e intelligenza sta lavorando per lo sviluppo e la valorizzazione del suo territorio, trovando consenso e collaborazione in quanti credono che San Giovanni in Fiore, e la Calabria, possano finalmente essere conosciuti e apprezzati a dimensione nazionale e internazionale, al meglio delle sue potenzialità.

Accademia della pitta ‘impigliata
In questa prospettiva, suscita grande interesse la creazione dell’Accademia della Pitta ‘mpigliata, tipico dolce locale dalla forma arrotolata, ripieno di frutta secca, uva sultanina, miele, spezie, che ogni famiglia di San Giovanni realizza e condivide durante le festività Natalizie, e non solo. Poggiandosi su solide e antiche basi documentarie, l’Accademia, guidata dal presidente Emilio Vaccai, mira a ottenere il riconoscimento IGP per questo dolce e la redazione di un disciplinare di qualità, valorizzandone anche l’affascinante connubio con la storia della gente di San Giovanni e le forme che la collegano al suo Abate geniale e visionario. Con questo intento è programmato per il 14 gennaio un concorso di ampio respiro, in cui la “sfida” consisterà nella realizzazione della migliore Pitta ‘mpigliata, in un confronto leale, creativo e produttivo che consentirà di condividere alcuni “segreti” delle ricette di questo dolce, che ciascuna famiglia si tramanda di generazione in generazione. Un passo conviviale importante per poter conseguire un pieno riconoscimento di qualità a questo tesoro della cultura sangiovannese.
MG