27 Aprile 2024 10:37
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Carmelo Bene. L’originale è infedele alla copia

Carmelo Bene. L’originale è infedele alla copia

…una voce coinvolgente e l’impressione di un senso continuamente sfuggente, comunque perturbante, inafferrabile: Carmelo Bene.

Il nuovo libro di Beatrice Barbalato, Carmelo Bene. L’originale è infedele alla copia , è stato recentemente presentato alla Biblioteca Nazionale di Roma,

Roma, anni ’70. Una giovane generazione avida di ribellione e di sapere si imbatte, nei teatri off e nei cinema d’essai, nelle rappresentazioni e nei film di un attore/regista che suscita stupore, fascinazione e interrogativi molteplici, una voce coinvolgente e l’impressione di un senso continuamente sfuggente, comunque perturbante, inafferrabile: Carmelo Bene. È questo il ricordo, evidentemente indelebile, che è stato condiviso dai relatori e dal pubblico della presentazione alla Biblioteca nazionale di Roma del libro di Beatrice Barbalato, Carmelo Bene. L’originale è infedele alla copia, pubblicato dalle edizioni dell’Università di Lovanio, in Belgio (Presses universitaires de Louvain, 2023). 

Beatrice Barbalato

Il libro di Beatrice Babalato è un’opera di grande spessore, ricca di un’argomentazione densa e sempre pertinente, che si impegna a capire e a far capire al lettore quali piste di ricerca e di senso sia utile seguire per cercare di avvicinarsi a un creatore difficile e coinvolgente, mai completamente afferrabile e perciò spesso vertiginoso, quale è stato ed è ancora Carmelo Bene. Il segreto di questo “vuoto”, di questo “manque” è evocato e sapientemente analizzato da Beatrice Barbalato, con rimandi molteplici in ambito semiotico, psicanalitico e artistico. 

Tra i ricordi evocati da Filippo La Porta  (come di un Pasolini spettatore di Nostra Signora dei Turchi al cinema Farnese, intento a spiegare il film,  con infinita pazienza, a un giovane e recalcitrante Ninetto Davoli) e le riflessioni da francesista proposte da Marina Geat  su alcuni “pre-testi”  mitici e letterari,  già potenzialmente vertiginosi e poi da lui artisticamente sviluppati con esiti altissimi, di uno dei massimi capolavori di Carmelo Bene, il film Don Giovanni del 1970, il pubblico di estimatori di Carmelo Bene e di lettori del libro di Beatrice Barbalato ha posto le sue domande all’autrice, che rispondendo ha fornito ancora ulteriori dimostrazioni dell’enorme ampiezza dell’apertura di collegamenti culturali entro cui Bene si è posto e dunque della mole del suo lavoro di ricerca, imprescindibile per chiunque si accosti da studioso o appassionato consapevole all’opera di questo gigantesco artista, davvero lui stesso un mito per un’intera generazione. 

M.G. 

Beatrice Barbalato è docente all’Université Catholique de Louvain (Belgio) e autrice di importanti saggi e volumi sulla drammaturgia, le arti e la letteratura. Presiede l’Osservatorio scientifico della memoria scritta, orale, filmica e del patrimonio autobiografico.  Dirige la rivista Mnemosyne o la costruzione del senso (Presses Universitaires de Louvain).

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