26 Aprile 2024 11:06
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Eurozona, rallenta la crescita economica

Eurozona, rallenta la crescita economica

Il presidente della BCE Mario Draghi in questi giorni si muove con piccoli passi preoccupato dal rallentamento della crescita economia europea. ln un contesto estremamanete incerto il suo avvertimento di cautela lo ha spinto a mantenere i trassi d’interesse allo 0% e l’avvio di aste trimestrali di liquidità alle banche per assicurare che il credito continui a fluire in un’area del l’euro dove il rallentamento della ripresa dell’economia è sempre più evidente.
Ciò è indicato dai dati della stessa BCE che, per adottare le misure annunciate in questi giorni, si è basata su calcoli che indicano una riduzione di sei decimi della crescita della zona euro nel 2019, lasciandola all’1,1%. Il giorno prima, l’OCSE, il club dei paesi ricchi, aveva inviato un messaggio simile annunciando che la crescita stava rallentando in quasi tutte le principali economie mondiali, compresa una zona euro rimasta all’1%.
E proprio secondo l’OCSE, nel 2019 la Germania crescerà di un piccolo 0,7%, la metà di quanto previsto in precedenza e occorre ricordare che ci sono migliaia di auto tedesche immagazzinate nel porto inglese di Grimsby in previsione di un Brexit senza accordo. Le analisi della Commissione Europea indicano,inoltre, che con il rallentamento della crescita globale, è improbabile che le esportazioni tedesche recuperino il dinamismo mostrato nel periodo 2014-2017. La Francia è un altro paese travagliato e, quando sembrava riequilibrare le finanze pubbliche, le proteste sociali sotto forma di giubbotti gialli hanno costretto il governo di Emmanuel Macron a spingere la spesa al di sopra delle aspettative.
In questo scenario grigio con flash allarmanti, la Spagna è uno dei paesi che mantiene una crescita ben al di sopra della media della zona euro, 2,1% e quest’anno sta resistendo alla tempesta meglio dell’Italia o della Germania
L’Italia è in recessione e, secondo l’OCSE, continuerà a scendere quest’anno di due decimi, pur mantenendo una battaglia aperta con la Commissione Europea sui bilanci espansivi.
In questo quadro certo non rassicurante non sono da escludere la debolezza cinese e le tensioni commerciali con gli Stati Uniti e il principio che va diffondendosi che con Brexit tutti potranno perdere, almeno nel breve periodo : quello che nessuno osa quantificare è l’impatto sulla attuale crisi economica che provocherà una probabile uscita improvvisa della Brexit.

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