27 Aprile 2024 10:34
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Crescita economica con la parità di genere

Crescita economica con la parità di genere

L’uguaglianza di genere e l’uguaglianza dei diritti non sono solo una questione di parità: hanno anche una grandissima valenza economica. 

Una ricerca del Fondo monetario internazionale (FMI)indica che la riduzione del divario di genere nel mercato del lavoro contribuirebbe a far crescere il prodotto interno lordo (PIL) di quasi l’8% nelle economie emergenti e in via di sviluppo. Se invece eliminassimo del tutto il divario tra donne e uomini in questi paesi, il PIL aumenterebbe in media del 23%.

In altre parole, la diversità e la parità di ruoli per le donne nell’economia, nei processi decisionali e nelle discussioni sulle politiche, contribuirebbero a generare esiti migliori. Valorizzando tutti i talenti disponibili aumenteremmo significativamente la produttività e la competitività, elementi essenziali per affrontare il cambiamento climatico e promuovere la prosperità globale. Questo è particolarmente importante in un momento in cui gli effetti congiunti della crisi climatica, della pandemia di COVID-19 e dell’invasione della Russia in Ucraina rischiano di vanificare molti dei risultati che pensavamo di aver conseguito.

In un anno in cui quattro miliardi di persone nel mondo si recheranno alle urne, è fondamentale sottolineare il grande impatto positivo della parità di genere. Uno studio della Banca centrale europea, ad esempio, suggerisce che un aumento di un punto percentuale della quota di donne manager in un’azienda determina una riduzione dello 0,5% delle emissioni di CO2. In uno studio analogo, la Banca europea per gli investimenti (BEI)ha riscontrato che le imprese guidate da donne raggiungono migliori risultati dal punto di vista ambientale, sociale e di governance. Una ricerca del Fondo monetario internazionale mostra altrettanto che tali imprese sono anche più redditizie, e che un maggiore equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle banche è associato a una più elevata stabilità finanziaria e a risultati migliori. Queste conclusioni suggeriscono che non possiamo affrontare le grandi sfide del nostro tempo senza garantire l’inclusione a tutti i livelli, compresi i vertici.

Tuttavia, vediamo chiari segni di progresso. Sempre più donne oggi avviano attività imprenditoriali, anche se dispongono di un minore accesso ai finanziamenti. Statistiche della Banca mondiale realizzate in 71 paesi mostrano che, in 45 di questi, la quota di donne “titolari uniche” di imprese e’ in constante crescita. Come possiamo fare leva su questo progresso? Uno studio della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo mostra che i programmi di finanziamento misto (blended-finance programs) aiutano le imprenditrici a ottenere un maggiore accesso al credito e ad ampliare la loro attivita’.

Le donne prendono o influenzano circa l’80% delle decisioni di acquisto di beni di consumo. Le aziende devono quindi tener conto delle loro opinioni ed esperienze se vogliono aumentare le vendite. In aggiunta, le donne, in genere, prestano più attenzione alla sostenibilità ambientale. Questo spiega la crescente domanda di servizi finanziari verdi da parte della clientela. Secondo il network Financial Alliance for Women, un consumatore su tre che sarebbe disposto a pagare fino al 25% in più per servizi finanziari sostenibili.

Questo ci fa capire che promuovere l’inclusione genera effetti positivi nel mondo degli affari: una ricerca dimostra che esiste una correlazione positiva tra l’aumento della presenza femminile negli organi di amministrazione delle società e l’informatica sulle emissioni di CO2. 

Le donne controllano il 40% della ricchezza mondiale e vogliono investire in un futuro sostenibile. Quasi il 74%delle intervistate sono infatti intenzionate ad accrescere la quota di investimenti che tengono in considerazione i fattori ambientali, sociali e di governance, contro il 53% degli uomini. Le aziende che non fanno spazio alle donne perdono una grandissima occasione.

Nel corso dei secoli, le donne hanno sviluppato strategie per affrontare le situazioni di disparità e questo le rende preziose per le organizzazioni che vogliono cambiare il mondo. La componente femminile della popolazione è spesso più incline a riconoscere la necessità di un cambiamento e a considerare l’impatto delle attività o delle decisioni strategiche di un’impresa sugli altri. I paesi con una quota più elevata di donne in parlamento, ad esempio, sono più frequenti a ratificare i trattati a favore della sostenibilità ambientale e a adottare politiche che affrontano il cambiamento climatico.

Il talento delle donne è un motore di progresso economico e una parte essenziale della soluzione al problema del cambiamento climatico. Le donne sono già a capo di alcuni degli organismi finanziari più influenti al mondo e svolgono un ruolo crescente sulla scena politica. È ora che le donne guidino la transizione verso un modello di crescita più inclusivo e sostenibile. Abbiamo una straordinaria opportunità per promuovere l’inclusione, ispirare altri a prendere impegni analoghi e costruire un mondo migliore.

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