27 Aprile 2024 16:53
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“Violentata quando ero minorenne”

“Violentata quando ero minorenne”

L’attrice Judith Godreche accusa il regista Benoit Jacquot di averla violentata quando lei aveva 14 anni e lui 39. Jacquot, uno dei registi francesi piu’ importanti del cinema francese, ha respinto le accuse in un commento al quotidiano Le Monde

 

 

Il 23 febbraio scorso, durante la cerimonia della consegna dei Césars, prestigioso premio cinematografico francese paragonabile al nostro David di Donatello, l’attrice e regista francese Judith Godrèche ha pronunciato un discorso che ha commosso tutta la platea terminato con una lunga standing ovation. Nel suo discorso Judith esortava tutti gli operatori ad un cambiamento profondo nel cinema, a non accettare i soprusi, gli abusi e le violenze che restano comunque assai diffusi.

L’intervento dell’attrice, oggi cinquantunenne, è legato alla sua recente denuncia di violenza sessuale e abuso su minori nei confronti del regista francese Benoît Jacquot (77 anni) conosciuto nel 1986 quando lei aveva solo 14 anni e lui 39 per un casting del film Les Mendiants. All’epoca Judith partecipò al film insieme ad un gruppo di adolescenti giovani attori e nonostante la sua giovane età finì per lasciare la scuola e cominciò dopo poco una relazione con Jacquot che durò circa sei anni. Judith si è decisa a procedere alla denuncia dopo aver visto un documentario dello psicoanalista Gérard Miller in cui il regista si vantava della sua pratica cinematografica concepita come “traffico illecito di minorenni”. Un breve estratto del filmato di un solo minuto ha sgretolato le ultime resistenze di Judith Godrèche e l’ha condotta alla decisione di denunciare il regista per violenza sessuale su minore.

La denuncia è anche supportata da una lunga inchiesta del quotidiano Le Monde al quale Judith ha confidato molti particolari del suo incontro con Jacquot, dei giorni successivi, delle sue partecipazioni ai film e della sua relazione. Interpellato dal giornale Le Monde, Benoît Jacquot, che ha al suo attivo circa 25 lungometraggi come regista, numerosi premi e viene considerato come un erede della Nouvelle Vague,  ha negato ogni violenza e abuso; ha detto di essere stato per anni sotto una fortissima influenza di Judith, in passato aveva più volte affermato che “bisogna essere innamorati delle proprie attrici per provare il desiderio di metterle in scena”. Jacquot ha riconosciuto però di aver commesso un grave errore a rilasciare l’intervista contenuta nel documentario di Gérard Muller.

Nel 1992 Judith ha messo fine con molta difficoltà alla sua relazione con Benoît Jacquot lasciando l’appartamento dove viveva con lui e ha proseguito la sua vita e il suo lavoro nel cinema che l’ha portata spesso negli Stati Uniti.

A seguito della denuncia, Judith Godrèche ha attivato un indirizzo email moiaussijudith@gmail.com sul quale ha ricevuto numerose confessioni di altre giovani attrici. Incoraggiate dall’iniziativa di Judith altre attrici, Julia Roy, Isild Le Besco e Vahina Giocante, che hanno collaborato in diversi modi ai film del regista Jacquot, hanno avuto il coraggio di confessare le loro esperienze. Altre invece hanno testimoniato di avere avuto una esperienza positiva.

La denuncia di Judith e delle sue colleghe ha scosso come un terremoto tutto l’ambiente del cinema francese determinando conseguenze importanti anche nel calendario delle prossime uscite; non è ancora stata stabilita l’uscita dell’ultimo film di Jacquot Belle, adattamento di un romanzo di Georges Simenon, che è in fase di montaggio, è stata invece del tutto annullata la proiezione alla Cinémathèque di Parigi di una copia restaurata di un suo film del 1981 Les ailes de la colombe con Isabelle Huppert che era in calendario il 16 marzo, inoltre potrebbe slittare anche l’uscita imminente dell’ultimo film di Jacques Doillon CE2 prevista per il 27 marzo prossimo, avendo Judith denunciato anche il regista Jacques Doillon (79 anni) per molestie sessuali avvenute sul set del film La fille de 15 ans uscito in Francia nel 1989. Altre due attrici, Isild Le Besco e Anna Mouglalis, hanno denunciato Doillon per gli stessi motivi.

La polemica sull’uscita del film CE2 di Doillon, che si occupa proprio di una storia di molestie sessuale in ambiente scolastico (CE2 in Francia è il nome con cui si indica una classe delle elementari) fa molto discutere in quanto era stato proiettato per la prima volta il 25 agosto2021 durante il Festival del film francofono di Angoulême e aveva ricevuto gli elogi di Brigitte Macron, molto impegnata sul fronte delle molestie sessuali a scuola, per la sensibilità con cui aveva affrontato il tema.

Paola Ciccolella

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